mercoledì 5 agosto 2009

Correre...

Corro. Mi sembra di correre da una vita ormai, e forse non me ne rendo neppure più conto.
Sempre in affanno. A mala pena riesco a far tutta la mia strada, ma la corro con convinzione, e ognuno solo sa, che la volontà è più forte anche della fatica.
Non so se vi è mai successo, nel correre appunto: ci si sente liberi, in fondo che si ha da pensare in quel momento a parte muovere le gambe?...ma è proprio quello il "bello". I movimenti diventano automatismi e sopraggiungono mille pensieri, sensazioni.
Il sole, la tranquillità di una strada lungo un fiume al tramonto della sera. A volte penso proprio alla fortuna di poter "correre" nella mia vita, a volte invece mi chiedo se non sia giusto fermarsi a fare delle "soste".
E' ovvio che non sto parlando di una semplice corsa, ma è la più importante, quella per la propria strada.
Talvolta nel compiere quegli stessi automatismi, mi chiedo se non ci si scordi che ognuno si può "muovere" anche diversamente, che si può anche camminare per esempio, o saltare, che non c'è bisogno di fare tutta questa fatica. Mi sembra che ad un tratto vengano "a galla" tutte le cose che stanno nel cassetto "dimenticate o non troppo considerate"...Già...
Ma poi mi ricordo di una cosa. La strada è lunga, e se si vuole raggiungere il proprio "arrivo" è necessario mantenere un proprio ritmo, un proprio equilibrio.
E dunque continuo a correre, sulla strada e nella mia vita, nella speranza di poter arrivare quantomeno soddisfatto ad ognuno dei miei arrivi, e forse poter riprendere qualcosa da quel cassetto, lasciandoci invece qualche soddisfatta fatica.
L'importante è ricordarsi che la propria strada ognuno sceglie di percorrerla diversamente, come è giusto che sia, consapevole della propria fatica e della propria soddisfazione.

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